Il contatto telefonico iniziale ha l’obiettivo di fissare un colloquio di approfondimento e, quando rispondi alla chiamata, la spontaneità è la migliore preparazione. In questo momento, i due attori – candidato e intervistatore – si creano una prima impressione in pochi secondi, ma il focus è già sulla prossima grande fase: il colloquio!

Quando il giorno arriva, la domanda è: “Dovrei essere me stesso?”

In realtà, cos’è un colloquio? È una conversazione tra due o più persone con uno scopo specifico. Nel nostro mondo del Lavoro Temporaneo e del Reclutamento e Selezione, rappresenta il primo contatto tra il potenziale datore di lavoro e il lavoratore dipendente. È una fase fondamentale del processo di assunzione.

Quindi, come dovrebbero comportarsi i candidati in un colloquio di lavoro?

  • Preparazione

Dovresti prepararti facendo un breve studio dell’azienda per la quale stai facendo selezione. Essere informati è un modo per mostrare interesse e per distinguersi dagli altri candidati.

  • Spontaneità

Sì, dovresti essere spontaneo perché lo scopo principale dell’intervista è capire e conoscere il candidato. Quando il colloquiato è sé stesso e si sente tranquillo in quella particolare situazione, rivela all’intervistatore che potrebbe davvero essere il candidato giusto.

Possiamo quindi concludere che preparazione e spontaneità dovrebbero andare di pari passo per un colloquio di successo.

Il mercato del lavoro è sempre più focalizzato su un crescente apprezzamento del candidato non solo in termini tecnici, ma soprattutto in termini comportamentali: il candidato è visto non solo come un dipendente, ma come una persona, con sentimenti, emozioni, un’identità. È l’identità che definisce tutti noi come professionisti.

Quindi sii spontaneo da un lato e preparati dall’altro per vincere nel mercato del lavoro!

 

 

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